Il crollo della tenda pre triage è l'ultima beffa di un ospedale che ha perso il bandolo della matassa. Il nosocomio bruzio, oltre agli annosi problemi strutturali e organizzativi, 'vanta' anche una carenza cronica di personale, acuitasi negli ultimi anni ed esplosa all'inizio della pandemia. Da bocciare l'operato dei vertici aziendali, che tra il 2019 e il 2020 sembrano essersi impegnati alla grande per distruggere quel minimo di assistenza che l'Hub cosentino riusciva, malgrado tutto, ad assicurare. Sprechi, milioni rifiutati, commissari che incuranti dei rischi del Covid ritornavano ogni settimana nelle zone rosse della Lombardia per poi rientrare a Cosenza senza rispettare la quarantena. E a fine mandato, il commissario in questione, Giuseppina Panizzoli, si è anche liquidato un premio produzione per le rovine compiute.
Nel gennaio 2021, un nuovo commissario ha preso il posto della Panizzoli, si tratta di Isabella Mastrobuono, giunta all'Annunziata con le migliori intenzioni, almeno da quel che si è letto sulla stampa. Ma, da voci di corridoio, si apprende che il nuovo commissario, al momento del suo insediamento, abbia portato con sé tre avvocati che di fatto svolgono il lavoro che fino a tre mesi fa era riservato all'ufficio legale dell'azienda ospedaliera. Ben vengano nuove forze a risollevare le sorti dell'Hub di Cosenza, seppur in periodo di piano di rientro, ma, se proprio ci si doveva avvalere di nuove professionalità, sarebbe stato opportuno assumere personale sanitario. Così non è stato e oggi pare che i tre legali svolgano il loro lavoro quotidiano in azienda, utilizzando locali, mezzi e dati spesso sensibili. Niente di strano se i tre, a cui sembra essersene aggiunto in seguito un quarto, fossero stati ufficialmente nominati. Sull'albo pretorio dell'Ao non si trova un atto di nomina, ma probabilmente questa sarà stata una dimenticanza o una nostra incapacità a scovarlo. Intanto, l'ufficio legale dell'Ao è stato messo da parte, mentre, da quel che dicono i bene informati, i nuovi legali sono al loro posto di lavoro, anche se non si sa chi e come, stando così i fatti, retribuirà la loro opera.
Cosenza, 29 aprile 2021
Francesca Canino
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