È di questi giorni il comunicato stampa sulla “promozione”
del lavoro svolto dalla Dr.ssa Panizzoli come Commissaria dell’AO di Cosenza.
Nel leggerlo si dubita seriamente del fatto di vivere nella stessa realtà in
cui vivono AGENAS, Commissario Cotticelli e sub Commissaria Crocco. Su
istruttoria dell’AGENAS, infatti, la Struttura Commissariale ha emesso un Decreto di valutazione dell’operato
della dr.ssa Panizzoli positivo al 100%. Il problema è che è basato su dati che
nulla hanno di reale.
Si inizia citando l’adozione del nuovo Atto Aziendale entro i termini previsti dal Decreto Calabria.
Peccato che, per ammissione pubblica della stessa Dr.ssa Panizzoli, tale
documento sia stato redatto dai Direttori di Dipartimento ereditati dalla
precedente Amministrazione, commissariata
perché valutata negativamente (si ricorda che i Direttori di Dipartimento
sono di nomina fiduciaria del Direttore Generale dell’azienda). Peccato che lo
stesso Commissario Cotticelli, a distanza di oltre sei mesi, non lo abbia ancora ratificato. Peccato
che il Dipartimento Regionale Tutela della Salute, in un documento di due
pagine pieno di pesanti rilievi, inviato all’AO di Cosenza il 13 agosto scorso,
ne chieda la completa riformulazione.
Proseguendo nell’elencazione degli obiettivi definiti come
raggiunti, se ne trovano tanti di cui, utenti ed operatori, non ne hanno
affatto contezza. Si parla di individuazione e piano di risoluzione delle
criticità. Per valutarlo basta guardare la
situazione al Pronto Soccorso, senza sollievo e neanche prospettive. Si
accenna al governo delle liste d’attesa
ed al loro “tendenziale rispetto” dei piani regionali. Se mesi di attesa per prestazioni anche urgenti voglia dire aver
raggiunto l’obiettivo...
Si prosegue con un passaggio in stupendo burocratese: «contenimento, nel primo
semestre 2020 e rispetto all’esercizio 2019, della spesa riferita a forniture
di personale sanitario gravante sulla posta di bilancio relativa a “Beni e
Servizi”, con riduzione di almeno il 50% della spesa medesima e
ridistribuzione, per quanto necessario, sulla posta di bilancio relativa a
personale a gestione diretta nel limite del tetto di spesa fissato per
l’Azienda ospedaliera». Tradotto:
hanno licenziato gli operatori delle cooperative sostituendoli con personale
dipendente che operava in altre strutture ridotte, a loro volta, in estrema
carenza.
Si conclude con la presentazione del progetto di efficientamento
dell’utilizzo delle sale operatorie
dell’Annunziata entro il 9 maggio di cui, ad oggi, non si è notato alcun
effetto.
A questo punto sorge spontaneo il quesito: visto che il
personale medico e sanitario in genere, essendo in numero enormemente al di
sotto dell’accettabile, non ha colpa, anzi è da santificare per i grandi
sacrifici fatti nel cercare di tamponare carenze oramai croniche, visto che i
manager che si avvicendano a vari livelli nella nostra Sanità regionale
risultano essere tutti delle eccellenze, visto che la classe politica regionale
gestisce e programma la sanità in modo inappuntabile, vuoi vedere che è colpa
dei cittadini utenti che si ammalano in modo anomalo e dispettoso e fanno della
nostra Sanità un baraccone in disfacimento da oramai trent’anni?
Dr. Rodolfo Gualtieri
Segretario aziendale CISL Medici
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