La Calabria è sottoposta a Piano di rientro dal disavanzo
del settore sanitario dal 2010 e ancora non ci sono segnali che lascino sperare
in una sua imminente uscita. Non si è a conoscenza dell’attuale situazione
debitoria della sanità regionale, pertanto il commissario Cotticelli rimane al
suo posto, sebbene del suo lavoro, e di quello dei suoi predecessori, non si
sappia nulla.
Altri commissari popolano le aziende ospedaliere e
sanitarie calabresi, oggi particolarmente sotto i riflettori a causa della
pandemia. Anche l’Azienda ospedaliera di Cosenza è commissariata da molti mesi
e se da una parte il presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Cosenza,
Eugenio Corcioni, si chiede quale sia la funzione nel 2020 dei commissari e
quale il loro orizzonte di azione, i cittadini si chiedono, invece, dove sia Giuseppina Panizzoli, commissario dell’Annunziata,
assente dal suo posto di lavoro almeno da una decina di giorni. I bene
informati sostengono che abbia raggiunto la sua Bergamo per le vacanze
pasquali, città nella quale si è recata quasi settimanalmente negli ultimi
mesi, nonostante i vari decreti abbiano impedito spostamenti non urgenti e non
motivati. Abbiamo già scritto altre volte delle sue partenze e dei suoi soggiorni
nella zona rossa per eccellenza, ai quali, dopo il ritorno in Calabria, non sono
seguiti periodi di quarantene, come prescritto dagli ormai famosi decreti. Il
rischio di contagio è elevatissimo, ma nessuno dice niente.
Intanto, è opportuno ricordare quanto scritto da
Corcioni in una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, Jole
Santelli, il 20 febbraio scorso: «A
nostro modesto parere, da un lato, si dovrebbe fare una più attenta verifica,
non solo contabile di ciò che è stato fatto prima della stagione del
commissariamento, per correggere davvero e fino in fondo gli errori delle
precedenti cattive gestioni. Poi ho ricordato al presidente della Regione che
il famigerato Decreto Calabria prevede all’art. 3, comma 9 che “… i commissari
restano in carica fino alla nomina dei direttori generali individuati in esito
a procedure selettive che sono avviate dalla Regione decorsi 12 mesi
dall’entrata in vigore del presente Decreto. Quindi, pur in periodo di
commissariamento, esistono importanti spazi di iniziativa per la Regione e cioè
che dal prossimo 1/5/2020 si potrebbero nominare i nuovi Direttori generali».
Entro questa data, si potrebbero sostituire i commissari nominando i
direttori generali. Cosenza, dunque, potrebbe avere una nuova dirigenza in
sostituzione dell’attuale management, che sarà ricordata, tra le altre cose,
per «l’incompetenza manifestata –
afferma il presidente Corcioni nella lettera - nell’assegnare gli obiettivi di budget annuale, infatti si propongono
ai primari obiettivi impropri alle funzioni di un ospedale HUB, ad esempio: per
una divisione che si sta caratterizzando per aver quasi azzerato la lista
d’attesa del cancro ovarico, si impone di far le vaccinazioni per il papilloma
virus oppure si afferma che l’oncologia pediatrica non è pertinente alla
divisione specifica e si danno obiettivi banali! Importantissime le
vaccinazioni, ma non può essere l’HUB il luogo per queste pratiche, bensì il
territorio».
Cosenza, 14 aprile 2020
©
Francesca Canino
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