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pagina tre
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31 gennaio 2019
28 gennaio 2019
Legambiente Calabria difende il taglio degli alberi di viale Parco
Nella scorsa settimana sono stati tagliati gli alberi di viale Parco, uno scempio gratuito che si aggiunge a tutti quelli compiuti in città da diversi anni ormai. Immediate le reazioni dei cittadini, delle associazioni e di alcuni attivisti che hanno protestato sui giornali e sui social il loro disappunto per l'ennesimo taglio. Purtroppo, il patrimonio arboreo cittadino si è drasticamente ridotto e gli alberi ancora in vita sono stati malamente potati e troppo spesso capitozzati con una frequenza insolita, mettendo in pericolo gli stessi alberi e i cittadini. Intanto, la città è sempre più inquinata e maleodorante a causa di un piano del traffico del tutto sballato, mentre le ultime stagioni estive si sono rivelate più afose del solito. L'unico rimedio, però, per mitigare i rischi dell'inquinamento e dell'afa, cioè gli alberi, vengono continuamente abbattuti. Non conosciamo i motivi di queste scellerate decisioni, ipotizziamo interessi e ignoranza.
Fa ora discutere sui social un post di Legambiente Calabria, mai intervenuta in questi anni a difesa del verde cittadino - e dire che i comitati hanno sempre denunciato i tagli su tutti i media - che difende il taglio degli alberi avvenuto su viale Parco e risponde ai commenti in maniera poco consona al suo ruolo. Se anche Legambiente difende gli scempi ambientali significa che il mondo va davvero al contrario. O che ha interessi con chi i tagli ha ordinato.
Di seguito potrete leggere il post di Legambiente e i relativi commenti.
Legambiente Calabria
Cosa intendiamo fare per difendere gli alberi su viale Parco a Cosenza
A quelle persone che in maniera esplicita, ma anche a quelle che in forma anonima e volgare, ci chiedono quali iniziative intendiamo prendere per difendere le alberature di Viale Parco a Cosenza, dobbiamo chiarire che gli alberi in questione non sono alberi monumentali e dunque non sono soggetti a tutela di legge. Il riconoscimento del criterio di Monumento per gli alberi, singoli o filari o sistemi di alberature, avviene sulla base delle norme regionali, quando esistono, o sulla base della Legge n. 10/13 “Norme sullo sviluppo degli spazi verdi urbani” che nel nostro Paese ha introdotto un percorso e una disciplina legislativa per riconoscerli, tutelarli e gestirli in maniera chiara. La Legge stabilisce i criteri per la definizione di monumentale (criterio culturale, paesaggistico o rarità botanica), mentre spetta ai Comuni censire gli alberi che, solo dopo tale riconoscimento, vengono inseriti negli elenchi regionali aggiornati dai Carabinieri Forestali.
Quelli in questione sono perciò alberi che - sebbene siano belli, di sicuro valore affettivo ed estetico - non sono sottoposti ad una tutela specifica né per la legge nazionale, né per norme regionali o disposizioni comunali e dunque sono sottoposti a interventi di manutenzione o di gestione che possono prevedere anche l’abbattimento o l’espianto. Ovviamente, come tutti gli interventi che modificano il paesaggio o l’arredo urbano, questi devono essere autorizzati sulla base di un progetto che il più delle volte prevede un ripristino o una ripiantumazione delle alberature.
Per quanto a nostra conoscenza l’intervento su Viale Parco prevede la ripiantumazione di un certo numero di alberi, pare 120. Alberature in numero probabilmente adeguato a quelle che saranno tagliate, ma che di sicuro non possono ripristinare il valore affettivo che ognuno di noi ha verso il singolo albero e di sicuro molti saranno insoddisfatti.
Perciò l’impegno che possiamo assumere, non è tanto quello di rincorrere chi vuole polemizzare pretestuosamente e “vomita” il suo malessere sui social, ma quello di chiedere al Sindaco di Cosenza in primo luogo di far evitare il taglio degli alberi non compromessi e un “Piano del verde urbano” che vada oltre a quanto già stabilito per realizzare in città un significativo intervento di mitigazione degli effetti del cambio climatico realizzando politiche di adattamento al clima che, oltre a ridurre le emissioni in atmosfera, preveda l’utilizzo delle alberature per ridurne gli effetti e rendere la Città più bella e vivibile.
Quelli in questione sono perciò alberi che - sebbene siano belli, di sicuro valore affettivo ed estetico - non sono sottoposti ad una tutela specifica né per la legge nazionale, né per norme regionali o disposizioni comunali e dunque sono sottoposti a interventi di manutenzione o di gestione che possono prevedere anche l’abbattimento o l’espianto. Ovviamente, come tutti gli interventi che modificano il paesaggio o l’arredo urbano, questi devono essere autorizzati sulla base di un progetto che il più delle volte prevede un ripristino o una ripiantumazione delle alberature.
Per quanto a nostra conoscenza l’intervento su Viale Parco prevede la ripiantumazione di un certo numero di alberi, pare 120. Alberature in numero probabilmente adeguato a quelle che saranno tagliate, ma che di sicuro non possono ripristinare il valore affettivo che ognuno di noi ha verso il singolo albero e di sicuro molti saranno insoddisfatti.
Perciò l’impegno che possiamo assumere, non è tanto quello di rincorrere chi vuole polemizzare pretestuosamente e “vomita” il suo malessere sui social, ma quello di chiedere al Sindaco di Cosenza in primo luogo di far evitare il taglio degli alberi non compromessi e un “Piano del verde urbano” che vada oltre a quanto già stabilito per realizzare in città un significativo intervento di mitigazione degli effetti del cambio climatico realizzando politiche di adattamento al clima che, oltre a ridurre le emissioni in atmosfera, preveda l’utilizzo delle alberature per ridurne gli effetti e rendere la Città più bella e vivibile.